Il comune di Savignano Irpino sorge a 698 metri sul livello del mare ed occupa un territorio di circa 38 km2. Ubicato sul versante destro dell’alta valle del torrente Cervaro, lungo l’antico tracciato della Via Francigena del Sud e del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, si sviluppa tra i due colli della Tombola e del Calvario. Elemento distintivo dell’offerta culturale locale è il Castello Guevara, inserito nell’ambito del ricco patrimonio di siti di incastellamento irpini e oggetto del presente progetto. Il castello di Savignano Irpino sorge su un picco roccioso chiamato “Tombola” e in passato dominava maestoso l’intero territorio circostante. Di quello che fu l’impianto originario, restano alcune parti restaurate solo di recente, parti delle quali è possibile ammirare le alte e spesse mura con le particolari finestre arcuate in pietra.

Il Castello, denominato Castrum Sabinarium dando quindi nome al paese, nacque tra il VII e l’VIII secolo probabilmente come fortezza difensiva, per essere poi trasformato, agli inizi del 1700, in palazzo signorile dai nobili Guevara. Sorto come struttura difensiva, sotto i Guevara fu trasformato in residenza (1527. Fino al 1880 il castello fu ancora abitato e non subì sostanziali modifiche, nonostante alcuni danni dovuti al terremoto del 1732. Fu poi abbandonato per tutto il Novecento e dopo il sisma del 1980 il castello divenne un rudere, fino ai primi interventi di restauro avvenuti nel 2004. La conservazione e la valorizzazione di tale bene culturale, simboli del legame della comunità savignanese con il suo passata e la propria storia materiale, sono ritenute di fondamentale importanza per il potenziamento dell’offerta territoriale, anche in chiave turistica. Tra le altre risorse artistico-architettoniche spiccano gli edifici di culto, tra cui la chiesa Madre di S. Nicola e S. Anna, situata nel centro storico, che presenta un portale centrale sormontato da un notevole rosone. La facciata è in stile tardo-romanico realizzata utilizzando pietra viva locale. All’interno troviamo la cappella del Battistero, con un portale in pietra del XVI secolo. Un’altra chiesa rilevante è quella della Madonna delle Grazie, risalente al XVII secolo ma interamente ricostruita nella seconda metà del XX secolo, che presenta un bel campanile dotato di orologio civico. Da citare sono la Chiesa del Purgatorio e l’ex Chiesa di San Rocco.

Tra gli edifici civili troviamo Palazzo Orsini, attuale sede del Municipio, realizzato nel 1727 su invito di Papa Benedetto XIII e concepito come luogo di accoglienza per i pellegrini di passaggio nella zona, e Casa Albani, che presenta un magnifico portale in pietra. Significativa è la presenza della Fontana Angelica con i caratteristici cigni in pietra. Savignano Irpino è famosa, inoltre, per la tipica pasta lavorata a mano, le orecchiette. Vengono realizzate dalle locali massaie con un impasto a base di uova, attraverso l’azione combinata di pollice e indice che conferisce loro la caratteristica forma. Condite con un sugo speciale, di cui si custodisce gelosamente la ricetta, sono uno dei piatti più prelibati della verde Irpinia. Alle orecchiette savignanesi è dedicata una sagra tra le più antiche in Irpinia. Ben nota anche la tradizione carnevalesca di Savignano Irpino, caratterizzata dalla realizzazione dei tradizionali carri di cartapesta.